In un anno, da 36 a 43 giorni buttati via
Abbiamo monitorato tre itinerari da pendolare Monza-Milano, il risultato è sconfortante. In 20 anni di lavoro, si trascorrono in code e ingorghi almeno due anni, generando e respirando inquinamento. Secondo Istat, il 68 percento dei nostri pendolari va avanti e indietro in macchina, negli ingorghi delle ore di punta.
Tra Monza e Milano l’uso dell’auto è irrinunciabile perchè i treni regionali impiegherebbero sì 15-20 minuti, ma arrivano a Monza dalla Brianza già stracarichi e spesso non c’è nemmeno modo di salire. E poi, per raggiungere la stazione FS di Monza i bus urbani sono inadeguati, né nella zona sono disponibili parcheggi di lunga durata sufficienti o di costo ragionevole. Quanto alle linee di bus interurbani, occorrono più di 2 ore, con un trasbordo su treno o metrò a Sesto San Giovanni, perché le linee dirette Monza-Milano sono state da tempo soppresse.
Per tutto il 2024, tre nostri associati hanno monitorato i loro spostamenti in auto tra Monza e Milano, 28/32 chilometri al giorno, annotando i tempi. Il risultato è a dir poco sconfortante, come si può vedere nella tabella.
In vent’anni di lavoro, il monzese pendolare a Milano perde più o meno 2 anni di vita in coda nel traffico, producendo e respirando inquinanti. E non abbiamo tenuto conto del tempo per trovare parcheggio nel capoluogo, cosa sempre più complicata.
E’ questo uno dei molti motivi di urgenza per la realizzazione del prolungamento della M5 con 7 stazioni in città. Meno tempo perso, meno inquinamento prodotto e anche meno costi. Secondo le stime dello studio ambientale allegato al progetto MM, il prolungamento di M5 sino a Monza Polo Istituzionale toglierà dalle strade 40mila auto al giorno.
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Immagine autoprodotta in Monza