Nonostante molte proposte avanzate da ogni parte (anche da noi), nonostante le iniziative di due Amministrazioni comunali per favorire il recupero delle aree dismesse, siamo arrivati al 2025 e Monza resta ferma agli anni '70 mentre il degrado aumenta.
Arrivano le reti cellulari 5G e l’Italia precipita dall’eccellenza alla mediocrità per quanto riguarda la tutela della salute dagli eccessi di campi elettromagnetici, ma anche per la qualità delle telecomunicazioni.
Da ottobre 2022 a Milano sono scattate nuove restrizioni all'accesso di veicoli privati, altri 100mila brianzoli circa non possono più entrare nel capoluogo con il loro automezzo. E Monza cosa fa? Quasi nulla.
Siamo ad una svolta per la nostra città: o cambia e cresce, oppure diventerà una vecchia periferia dormitorio. Perchè dopo decenni di immobilismo occorre recuperare in fretta il tempo perduto, guardando anche a cosa accade vicino a noi.
Esaminando i contratti che il Comune di Monza ha con le imprese che svolgono i servizi, si fa una scoperta sorprendente: sulla carta è tutto previsto con cura. Peccato che nella realtà le cose vadano spesso in modo ben diverso.
La nostra campagna per il metrò fino a Monza, sostenuta da migliaia di cittadini e da associazioni, amministratori locali, politici, parlamentari, ha ottenuto un primo risultato: lo Stato ha disposto un adeguato finanziamento. Ma...
Fibra ottica sfibrante, ma non per i disagi sulle strade. Quello è un problema momentaneo, poi quando lo scavo si è assestato riasfaltano. Tra l’altro a Monza lo fanno in base a un regolamento tra i più rigorosi in Italia. No, il motivo è un altro.